Il progetto ITS (acronimo di Italiano Tecnico Semplificato), di cui si sente parlare sempre più spesso negli ultimi anni, è un innovativo metodo di scrittura sempre più usato e richiesto per rinnovare il modo di pensare la documentazione tecnica. Il suo impatto nella redazione di questo tipo di contenuti è stato da subito evidentissimo.
Grazie all’ITS i redattori si trovano davanti a una serie di vantaggi che lo rendono uno strumento assolutamente imprescindibile.
Ma vediamo più nel dettaglio cos’è e in quale contesto è nato.
Cos’è la comunicazione tecnica
La comunicazione tecnica è quel tipo di comunicazione che, veicolata tramite qualunque tipo di supporto, spiega un prodotto specifico o una tecnologia in maniera chiara, semplice ed efficace e ha come primo obiettivo quello di garantire un utilizzo corretto e sicuro dei prodotti stessi. I contenuti, seppur complessi, devono essere immediatamente comprensibili e coerenti con le normative di riferimento. Il focus è sempre sull’utente finale.
Da questa breve introduzione risulta subito chiaro come il ruolo di un redattore tecnico non sia affatto semplice: il redattore è di fatto un mediatore tra un complesso insieme di dati da trasferire e il destinatario finale. Il suo ruolo è determinante nel processo che porta a una documentazione ben costruita e di conseguenza ben localizzata nelle lingue di destinazione.
Scrivere un buon testo tecnico è difficile tanto quanto scrivere un buon testo letterario perché si basa su competenze specifiche trasversali (linguistiche, tecniche, giuridiche), tutte ugualmente importanti.
Come nasce l’Italiano Tecnico Semplificato
Come abbiamo visto poco fa la complessità della comunicazione tecnica è una sfida davanti alla quale molte aziende si sono trovate spiazzate e spesso prive di strumenti per affrontarla. Le problematiche sorte intorno a questo tipo di linguaggio si sono fatte sempre più pressanti nel corso del tempo.
Da qui l’esigenza di una semplificazione che abbia come fine principale quello di rendere istruzioni e informazioni tecniche chiare e inequivocabili. Nel contesto del linguaggio controllato (ovvero una lingua naturale che si basa su un numero ridotto di regole e vocaboli e di una grammatica semplificata allo scopo di migliorare la leggibilità dei testi e ridurne le ambiguità) nasce l’Italiano Tecnico Semplificato, un progetto voluto e sviluppato da Com&Tec, l’Associazione Italiana per la Comunicazione Tecnica.
L’ITS è quindi il Linguaggio Naturale Controllato della lingua italiana. Il suo obiettivo è di standardizzare la lingua e creare un nuovo modo di utilizzarla: più conciso, efficace, dalla forma semplice e dal contenuto chiaro.
Alcuni vantaggi, tra i tanti, derivanti dall’uso dell’ITS sono:
- Velocizzare il processo di scrittura
- Ridurre i costi grazie alla diminuzione di parole prodotte
- Migliorare la leggibilità e la comprensione dei testi tecnici
- Ridurre o eliminare le ambiguità
- Facilitare la revisione dei testi
- Migliorare la traducibilità
Il linguaggio semplificato sta suscitando molto interesse anche al di fuori della sfera tecnica, in particolare a supporto della comunicazione di Enti (pubblici o privati) e della Pubblica Amministrazione.
ITS e traduzione
Come tutti i linguaggi controllati, anche l’ITS migliora sensibilmente la traducibilità dei testi facilitando l’utilizzo dei CAT Tool (di cui abbiamo parlato in questo articolo) così come un’eventuale traduzione automatica, proprio in virtù delle semplificazioni che stanno alla base di questo tipo di linguaggio. Il suo contributo nell’ottica dello sviluppo di un CMS (Content Management System), ad esempio, è fondamentale.
I linguaggi semplificati sono utilizzati anche in altre lingue (tra i più conosciuti ci sono il Simplified Technical English, l’Español Técnico Simplificado, il Français Rationalisé), ognuno con la propria impalcatura di regole ma accomunati da alcune regole condivise:
- una frase deve contenere un numero limitato di parole, 25-30 al massimo;
- ogni frase deve esprimere una sola idea;
- utilizzare sempre la stessa frase per esprimere lo stesso concetto;
- usare la forma attiva e non la forma passiva;
- non omettere mai il soggetto o elementi come articoli o aggettivi dimostrativi;
- non usare i pronomi, ma ripetere il nome;
- non usare sinonimi, ma ripeti la parola o il termine;
- non usare espressioni idiomatiche
Da qui è facile capire quanto possa migliorare il processo di traduzione, ottimizzando tempi e costi.
Cosa possiamo fare per te?
Per la redazione della documentazione tecnica di tutti i nostri clienti abbiamo adottato l’Italiano Tecnico Semplificato che è l’unico linguaggio riconosciuto dalle associazioni di comunicazione tecnica ufficiali nazionali ed estere di Com&Tec (di cui siamo soci), che si è occupata della formazione di tutto il nostro team e al quale propone costanti attività di aggiornamento. Per noi la formazione è fondamentale e ci siamo buttati anima e corpo in questo progetto, in cui crediamo fermamente.
Se devi scrivere i tuoi contenuti tecnici ora sai quali vantaggi può portare alla tua azienda l’utilizzo dell’ITS ed Editha può occuparsi di farlo al posto tuo o di affiancarti nella nuova metodologia di redazione della tua documentazione tecnica.
Se la tua documentazione tecnica esiste già puoi affidarcela per un’attività di revisione. Noi di Editha saremo in grado di ottimizzare i tuoi contenuti sulla base delle norme dell’ITS.
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