Documentazione tecnica e sostenibilità

20 Aprile 2022

Tra i punti oggetto di discussione nella stesura del nuovo Regolamento Macchine troviamo anche la proposta, diretta al fabbricante, di realizzare l’intera documentazione che accompagna la macchina esclusivamente in formato digitale. Questa proposta trova il suo contesto in un’idea di riduzione dell’impatto economico e ambientale della documentazione, idea a cui nessuno e a nessun livello, ormai, può più sottrarsi.

Quando parliamo di documentazione cartacea non parliamo solo dell’impatto ambientale della produzione di materia prima (deforestazione) ma anche del consumo di energia e acqua necessari a produrre la cellulosa e dei consumi implicati in tutta la catena produttiva. Oltre a questo, dobbiamo aggiungere il processo di stampa e la successiva, non certo di poco conto, fase di smaltimento del rifiuto carta. Tonnellate di emissioni che si potrebbero risparmiare se si offrisse all’utente una documentazione completamente consultabile online al posto dei tradizionali manuali cartacei.

Del resto, l’idea di qualcosa che assomiglia a un “decluttering” in ambito tecnico fa già parte della vita di molti, basti pensare all’abitudine di tanti di gettare immediatamente i libretti d’istruzioni e i manuali d’uso di piccoli o grandi elettrodomestici a favore della consultazione della versione online al momento del bisogno. E se partendo da questo pensassimo concretamente di digitalizzare tutta la documentazione macchine?

Alcuni dati

  • 700 sono gli alberi utilizzati giornalmente da una fabbrica media di carta;
  • 440 litri d’acqua sono necessari per produrre 1 kg di carta da cellulosa;
  • 7,6 kWh di energia elettrica sono necessari per produrre 1 kg di carta da cellulosa:
  • Tra il 50% e il 60%, questa è la percentuale attuale di riciclaggio della carta. Questo significa che quasi la metà della carta prodotta viene gettata e finisce nelle nostre discariche.

Criticità

Ma è davvero possibile avviarsi verso una digitalizzazione anche solo parziale della documentazione tecnica? È quello che i tecnici attualmente al lavoro sul Regolamento Macchine si stanno chiedendo.

Il rischio nel digitalizzare le informazioni è quello di escludere quella fetta di persone poco avvezze e abituate a certe tecnologie e, quando si parla di sicurezza, questo non è accettabile. Sul fronte dell’alfabetizzazione informatica si è fatta molta strada ma restano ancora intere porzioni di popolazione che rischiano di essere tagliate fuori in questo passaggio. Non è solo un problema generazionale ma anche di accesso alle tecnologie, altro motivo per cui il rischio di escludere persone dalla consultazione di documenti, come quelli di cui parliamo qui, di assoluta importanza sembra essere un ostacolo difficilmente superabile.

Le istituzioni europee stanno vagliando le modifiche al Regolamento macchine e dovrebbero pronunciarsi a breve su questo importantissimo tema da cui dipendono le scelte future delle aziende produttrici.

Prospettive

Se dovesse concretizzarsi nella versione finale del nuovo Regolamento la possibilità di una digitalizzazione vedremo numerosi vantaggi, sia per gli utenti sia per le aziende produttrici. Tra gli altri:

  • Maggiore facilità di consultazione e reperimento delle informazioni;
  • Possibilità di filtrare le informazioni;
  • Possibilità di cambiare la lingua;
  • Possibilità di integrare i testi con video e animazioni;
  • Scambio dei dati con altri sistemi;
  • Maggiore facilità nella risoluzione dei problemi.

È anche in una prospettiva di digitalizzazione delle informazioni che molte aziende hanno scelto i sistemi CMS (Content Management System) per organizzare la propria documentazione tecnica. Questi sistemi, infatti, hanno la funzione importantissima di dividere le informazioni in moduli per poterle riutilizzare facilmente in più documenti e formati e di fatto gettano le basi per il trasferimento delle informazioni su piattaforme digitali in futuro.

Conclusioni

L’introduzione di piattaforme digitali per la consultazione della documentazione tecnica porterà il settore della documentazione a nuovi e più evoluti standard tecnologici e pensiamo che sia bene non farsi cogliere impreparati. Farsi accompagnare in questo percorso di transizione da aziende specializzate che possano guidarvi e aggiornarvi sui nuovi sistemi è il consiglio migliore che possiamo darvi.

In Editha l’aggiornamento sulla regolamentazione in vigore è continuo e se dovessero aprirsi spazi per questo tipo di innovazione saremo i primi a percorrerli con entusiasmo! Saremo al fianco dei nostri clienti per guidarli nella transizione dal cartaceo al digitale e li aiuteremo a produrre una documentazione tecnica digitalizzata ben organizzata, versatile e accessibile.


© Editha S.r.l. – Questo è un post originale scritto da Editha S.r.l. che ne detiene il copyright. Riproduzione riservata.

Scritto da Stefano Vallini

Stefano Vallini è co-founder di Editha; partecipa da subito, prima molto silenziosamente ma costantemente, poi col rumore che si addice alla sua mole, alla gestione dell’azienda. Le sue esperienze trentennali in ambito tecnico, giuridico, commerciale, ne fanno un personaggio eclettico che sa un po’ di tutto senza sapere nulla nello specifico. È in azienda la figura che tuttavia unisce i punti, come il gioco della settimana enigmistica, rende coesa una squadra. Strimpella ostinatamente da tutta la vita la chitarra sognando di essere David Gilmour, poi… si sveglia.
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