Come comunicare efficacemente con un grafico

18 Agosto 2021

Il grafico viene spesso dipinto come una specie di topo di biblioteca in versione informatizzata. Incollato allo schermo del suo pc più o meno tutto il giorno, cuffie in testa e un linguaggio tutto suo che solo altri grafici riescono a interpretare.

Ama il Mac senza se e senza ma, sarà felicissimo se gli proporrai un lavoro in InDesign e un po’ meno se gli rifilerai un Quark Xpress o un Power Point. È leggermente puntiglioso con i font, argomento su cui lo troverai intransigente e suscettibile.

E se vuoi vederlo davvero arrabbiato prova a dirgli “tanto tu ci metti un secondo a farlo!”.

Assistere a una disputa tra un cliente (nelle vesti spesso di un project manager) e un grafico è un esercizio antropologico interessante, da cui emerge chiaramente un unico grande problema di fondo: la comunicazione.

Dopo averne fatto lungamente esperienza possiamo riassumere alcuni degli errori che vengono commessi più frequentemente da entrambe le parti. Sì, perché una comunicazione efficace con un grafico passa necessariamente da un piccolo sforzo che ambe le parti devono fare. Quindi mettiti comodo e leggi i nostri consigli.

Aspettative sincere

Spesso il terreno fertile per la nascita di incomprensioni e malintesi è la mancanza di chiarezza nel definire gli obiettivi di una collaborazione. Quello delle aspettative, non esplicitate e di conseguenza disattese, è un grande tema ricorrente.

Quando lo contatti per assegnargli/le un lavoro, cosa ti aspetti da un grafico? Varrebbe la pena, secondo noi, dedicare a questo aspetto della collaborazione almeno un piccolo project briefing in cui si descrive il progetto nel dettaglio (possibilmente con un giusto anticipo rispetto all’avvio del progetto stesso) e si forniscono tutte le informazioni. Questa occasione sarà perfetta per spiegare al grafico cosa ti aspetti da lui, di che tipo di supporto necessiti in fase iniziale e che tipo di lavoro sui file ti aspetti.

La stessa cosa vale al contrario: partendo da un project briefing ben fatto il grafico capirà subito se mancano elementi, saprà cosa chiederti e potrà anticiparti il tipo di supporto di cui necessiterà da parte tua o del cliente finale.

Nel corso di progetti molto lunghi sarà bene fare il punto periodicamente per valutare insieme l’avanzamento lavori e per evitare di trovarsi in corso d’opera con pezzi di puzzle mancanti.

Parlare la stessa lingua

Utilizzare un linguaggio il più chiaro possibile e non dare niente per scontato, mettersi nei panni di chi ascolta. È un consiglio apparentemente banale ma anche in questo caso funziona perfettamente se è messo in pratica bilateralmente.

Il grafico potrebbe ostinarsi a usare parole che ti possono suonare aliene: vettoriale, alta risoluzione, editabile. Ecco, non avere paura di dirglielo e di pretendere una spiegazione chiara.

In generale, e questo vale per tutti, è sempre bene evitare tecnicismi, lessico troppo settoriale, mancando così di empatia e senza porsi il dubbio che dall’altra parte, all’interlocutore, stia sfuggendo qualcosa.

Dobbiamo essere disposti a spiegarci, a cambiare lessico e ad assicurarci che i concetti siano consegnati correttamente perché magari dall’altra parte ci sarà qualcuno che per timore o imbarazzo non ammetterà di non aver capito.

Succede spesso che alcuni clienti (o project manager) si affezionino a un grafico in particolare e che chiedano di lavorare solo con lui perché questo è stato capace di spiegare il suo lavoro con parole comprensibili, rassicurando così il cliente e dandogli la possibilità di entrare davvero nel merito del suo lavoro, instaurando nel tempo una relazione di fiducia e stima.

Incontriamoci a metà strada

Da una parte il cliente non dovrebbe mai sottovalutare il lavoro di grafica che spesso nasconde insidie, e che ancor più spesso risulta facile solo grazie all’esperienza del grafico stesso. La sua abilità, lo studio e la pratica di anni, meritano sempre di essere tenuti in considerazione. Sei disposto a farti guidare dalla sua esperienza?

E dall’altra parte non si dovrebbero mai banalizzare i dubbi e le paure che un cliente (e soprattutto un project manager) può avere nell’affidare una grossa fetta del lavoro, di cui probabilmente conosce poco i meccanismi, ad altri.

Come abbiamo visto dagli esempi qui sopra gettare le basi di una buona e amichevole comunicazione potrà rendere la collaborazione tra cliente e grafico fruttuosa ed efficiente, creando un’alleanza indissolubile.

Scritto da Davide Giovannini

Davide Giovannini collabora con Editha da 9 anni. Si occupa, da sempre, di IT e si è specializzato nell’uso di software di scrittura XML based e CMS. Appassionato di astronomia e fantascienza, continua a scrutare il cielo in attesa della prossima supernova.
Il nostro project management

Il nostro project management

Un buon project management prevede un’etica condivisa; per lavori complessi è fondamentale avere un valido supporto tecnologico come Monday.

Ctrl+v

Ctrl+v

Comunicare, e comunicare bene, è al centro del nostro lavoro. Sia che si tratti di progetti di DTP in lingue che non parliamo personalmente, della redazione di un manuale d’Uso e Manutenzione o di un post nel nostro blog, teniamo sempre in mente il nostro obiettivo: comunicare in maniera chiara.

Tirare le somme del 2021

Tirare le somme del 2021

Tirare le somme di un anno nel mezzo di una pandemia non è semplice. Quello che ci rimane è profonda gratitudine per la rete che abbiamo creato.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.